Il Progetto

Il progetto si propone di implementare un innovativo “modello internazionale” di riduzione e riutilizzo dei rifiuti, che sarà sperimentato in Italia e Tunisia, e poi replicato nella regione del Mediterraneo.

Aziende, consumatori, giovani e istituzioni sono attori chiave nella transizione verso un’economia più circolare. 

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Gli obiettivi specifici del progetto sono:

Prevenire

e ridurre la dispersione dei rifiuti generata da una migliore gestione dei rifiuti a livello istituzionale, legale e finanziario.

Realizzazione

di punti di riciclaggio e di una piattaforma internazionale per lo scambio di informazioni e competenze nel settore dei rifiuti.

Sostenibilità

delle imprese “verdi” e degli spin-off a impatto ambientale sostenibile, con l’istituzione del Premio Sostenibilità per aziende esistenti o per la creazione di start up a impatto ambientale sostenibile.

Infatti, lo studio sulle motivazioni delle attività orientate alla sostenibilità mostra che le aziende adottano comportamenti sostenibili per migliorare l’immagine e l’affidabilità del proprio marchio, ridurre i costi e identificare nuovi segmenti di mercato o soddisfare i requisiti di legge.

Sviluppare

e sostenere campagne di informazione per aumentare la consapevolezza sulla prevenzione e la dispersione dei rifiuti e sviluppare le capacità umane attraverso la formazione nel campo della gestione dei rifiuti.

Il progetto Re-Né mira a ricercare e sperimentare nuove soluzioni comuni per la protezione dell’ambiente (O.T.6: Protezione ambientale e adattamento ai cambiamenti climatici).

Grazie alla sinergia tra enti pubblici e privati ​​ed enti di ricerca ubicati nelle aree di interesse (Sicilia e Tunisia), il progetto Re-Né, basato sull’analisi del contesto (WP3) e in accordo con gli stakeholder, creerà nuovi metodologie condivise per la gestione dei rifiuti, compresa la loro raccolta e riutilizzo, promuovendo così l’economia circolare. “Re-Né” mira anche a creare posti di lavoro “verdi”, attraverso la creazione di cooperative di riutilizzo dei rifiuti speciali (sarà sperimentata un’integrazione innovativa con le “isole mobili”).

Il progetto Re-Né mira a promuovere in modo sostenibile l’economia circolare anche nel settore privato: il “saper fare” sviluppato dalla ricerca e sperimentazione svolta durante il progetto consentirà la creazione di nuove imprese (iniziate con finanziamenti a cascata e poi autosufficienti grazie a modelli di business reali) operanti nel settore del riciclo (la cui raccolta e gestione sarà integrata grazie al nuovo modello sviluppato) utilizzando metodologie e strumenti innovativi. 

Per raggiungere questo obiettivo, è di fondamentale importanza il contributo del CNR, esperto nel campo della sperimentazione di metodi e processi innovativi di riciclo, così come quello dell’UTSS, ente da tempo attivo nel Territorio tunisino per la creazione di start up e nuove attività produttive. 

Il progetto Re-Né si concentrerà in modo trasversale e transnazionale sulla sensibilizzazione e formazione di enti pubblici e privati ​​in materia di tutela ambientale e riciclaggio dei rifiuti, attraverso lo sviluppo e la diffusione di linee guida, nonché l’organizzazione di eventi, formazione e scambi tra partner italiani e tunisini (pubbliche amministrazioni).

La visibilità del progetto e dei suoi risultati, con una conseguente diffusione degli stessi in vista del loro trasferimento al di fuori dei territori coinvolti nel progetto per un’eventuale replica, sarà garantita da un lavoro di comunicazione generalizzato al quale contribuiranno tutti i partner coinvolti, attuato attraverso tutti i canali di comunicazione.

Perché?

Le azioni di questo progetto mirano a recuperare i rifiuti creando:

– “unità di riutilizzo per rifiuti frequentemente dispersi e compostaggio”,

– promuovere una cultura della conservazione delle risorse naturali;

– lo scambio di informazioni e competenze nel campo di intervento;

– partecipazione attiva delle parti interessate privilegiando l’integrazione dei comuni;

La riduzione degli sprechi e la razionalizzazione dell’uso delle risorse naturali sono una priorità internazionale e il progetto ReNé offre l’opportunità di collaborare all’innovazione e al trasferimento di know-how e buone pratiche nel campo del trattamento dei rifiuti.

L’importanza del riutilizzo della biomassa organica per l’estrazione di molecole terapeutiche è una delle sfide attuali più importanti, che rappresenta una risposta ad entrambi i problemi, trasformando il problema in un’opportunità, a beneficio dell’intera comunità. 

I due territori hanno conservato nel tempo una vocazione agricola predominante; le aziende agricole producono molti rifiuti alimentari dalla lavorazione degli alimenti, come bucce di arance e di melograno, rifiuti delle aziende produttrici di succhi di frutta. Tutti questi rifiuti sono molto inquinanti, ma se trattati correttamente possono essere trasformati in matrici utili per ottenere molecole farmacologiche.

Inoltre, coinvolgendo aree a basso tasso di occupazione e prevedendo una fase di sostegno alla creazione di nuove imprese “verdi”, l’azione avrebbe ricadute positive non solo in termini di tutela ambientale e promozione di modelli di economia circolare, ma anche in termini di crescita occupazionale e sviluppo della società civile.

Lo sviluppo effettivo e di lungo termine di un’economia circolare, comportando meno sprechi e un migliore utilizzo delle risorse, non solo richiede una formazione più ampia degli addetti alla gestione dei rifiuti.

Il progetto mira a creare

– imprese verdi;

– selezione dei rifiuti dispersi, seguita da un processo di riutilizzo e recupero,

– Lo scambio di esperienze e competenze tra gli attori dei due paesi,

– Lo scambio di esperienze e competenze tra gli attori dei due paesi, Sensibilizzazione e diffusione a gruppi target sul tema della gestione dei rifiuti.

– La creazione di una piattaforma online per registrare tutti i dati disponibili e fornire servizi di supporto sulla gestione e il riutilizzo dei rifiuti.

– Un coinvolgimento partecipativo che consenta il collegamento in rete di istituzioni pubbliche, private e di ricerca.

Re-Né offre un approccio molto innovativo e rivoluzionario su più fronti:

1) L’innovazione si propone a livello di processi, enti pubblici e privati, poiché le prime fasi di studio e sperimentazione insieme tra enti e cittadini porteranno alla creazione e implementazione di un nuovo modello di gestione integrata dei rifiuti, con particolare attenzione a quelli che attualmente sono difficili da affrontare. In questo contesto, Re-Né consentirà di sviluppare pratiche esistenti ma poco sviluppate e implementate come:

– la creazione di un registro dei rifiuti (raccomandato dall’UE ma non ancora sistematicamente verificato;

– l’utilizzo di criteri “verdi” per gli appalti (questione su cui sono stati recentemente presi in considerazione criteri ecologici minimi (MAC), ma non ancora adottati, e che richiede ulteriori orientamenti);

– premiare le politiche per comportamenti virtuosi nel campo della tutela ambientale. Quest’ultima esigenza trova risposta con l’acquisto delle due isole ecologiche mobili sul territorio siciliano e dei due centri di compostaggio sul territorio tunisino, che permetteranno di colmare la carenza di infrastrutture nei territori target e di migliorare gli attuali sistemi di gestione dei rifiuti, facilitandone la raccolta, integrandoli nei processi di trattamento e garantendo una maggiore partecipazione dei cittadini.

2) L’integrazione delle isole ecologiche mobili e delle cooperative/piattaforme di riuso in un unico sistema è anche un’innovazione rivoluzionaria nel settore; L’integrazione proposta consentirà quindi non solo una maggiore capillarità d’azione, ma anche lo sviluppo di un nuovo modello di riuso, più partecipativo, autonomo e facilmente riproducibile.

3) Con il supporto di centri di ricerca, il progetto fornisce risultati altamente innovativi in ​​termini di processi e prodotti grazie a tecniche di estrazione della biomassa che trasformano i rifiuti in risorse ottenendo biomolecole utili, che avranno un impatto rivoluzionario nel campo dell’economia circolare, favorendo l’emergere di nuovi modelli sostenibili attraverso spin-off e start-up.

4) Infine, i risultati di Re-Né porteranno un’evoluzione innovativa a livello organizzativo e nuovi strumenti utili per le pubbliche amministrazioni;

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