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Balestrate, o meglio Sicciara, si chiamava così per l’abbondanza di seppie che caratterizza il suo tratto di mare, fece la sua prima apparizione nella storia nel 1681, paesino che si affaccia sul mare. La spiaggia principale del paese è di sabbia finissima, dorata e si estende per oltre due chilometri. Sul litorale si alternano zone attrezzate e tratti di litorale dal fascino incontaminato con spiaggia libera e spaziosa.

Il Comune di Calatafimi Segesta, partner del progetto Re-Né, grazie a numerosi bandi, che l’amministrazione riesce a perseguire, sono stati realizzati diversi progetti e altri sono in corso d’opera. La città prende nome dall’arabo Qal’at Fimi (Rocca di Eufemio): questi era un ufficiale di Bisanzio che, secondo un’antica tradizione, favorì la conquista della Sicilia da parte dei Saraceni.

L’istituto per la Ricerca e l’Innovazione Biomedica (IRIB) del CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche, partner del progetto Re-Né con i referenti dott. Domenico Nuzzo e dott. Pasquale Picone, è un Ente pubblico di ricerca nazionale con competenze multidisciplinari, vigilato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR). Fondato nel 1923, ha il compito di realizzare progetti di ricerca scientifica nei principali settori della conoscenza e di applicarne i risultati per lo sviluppo del Paese, promuovendo l’innovazione, l’internazionalizzazione del “sistema ricerca” e favorendo la competitività del sistema industriale.
L’IRIB https://www.irib.cnr.it/ afferisce al Dipartimento di Scienze Biomediche del CNR ed è l’unico Istituto biomedico del CNR con sede in Sicilia e raccoglie la maggioranza delle attività biomediche in Sicilia e Calabria.
L’obiettivo è di essere il riferimento per gli attori che, in questi territori, operano in ambito biomedico, con lo scopo di promuovere innovazioni. Tutte attività che sottolineano il forte radicamento nel territoriale nel quale IRIB opera e per il quale si propone come motore di crescita del Paese.

L’Unione Tunisina di Solidarietà Sociale “UTSS”, partner del progetto Re-Né, è un’organizzazione non governativa tunisina che lavora per lo sviluppo del concetto di solidarietà e di aiuto reciproco e realizza programmi sociali, di soccorso e di autosviluppo a favore dei poveri.
L’azione dell’UTSS copre l’intero territorio tunisino e si basa principalmente su programmi di promozione, assistenza sociale, programmi relativi alla creazione di fonti di reddito, all’autosviluppo, al microcredito e al lavoro autonomo. Gli obiettivi principali dell’UTSS sono lo sviluppo del concetto di solidarietà e aiuto reciproco tra le varie formazioni della società, promuovere il senso del volontariato a favore dei bisognosi, aprire l’orizzonte del sacrificio di sé ai benefattori e partecipare all’elaborazione e alla realizzazione di una politica generale e integrata nel campo della solidarietà sociale.

Il Comune di Zarat (in arabo الزارات), partner del progetto Re-Né, è un importante polo di ecoturismo. Si trova nell’estensione dell’oasi di Mareth verso il Golfo di Gabes, a tre chilometri a est. 

Zarat è un porto di pesca scelto come sito per l’installazione di barriere artificiali al fine di fornire un sito protetto per lo sviluppo di avannotti e posidonia a fronte della pesca industriale da parte dei pescherecci a strascico nel Golfo.

Una sorgente calda (38,5°C) di tipo solfato-clorurato alimenta un hammam e permette un’attività termale alla città.

La città si trova sul territorio della tribù degli Aleïa.

Il Comune porta avanti diverse politiche ambientali; di recente è stata celebrata la Giornata Nazionale dell’Albero nella spiaggia di Zarat dove sono stati piantati degli alberi in presenza del sindaco e di associazioni di cittadini.

Con la partecipazione al progetto Re-Né saranno realizzati il progetto Raskela e la valorizzazione dei rifiuti dell’Oasi.

Il Comune di Maâmoura (in arabo: المعمورة), partner del progetto Re-Né, è una città di mare della Tunisia, situata nella regione di Cap Bon, 5 chilometri a nord di Nabeul e contigua a Béni Khiar. Collegata al governatorato di Nabeul, amministrativamente è Comune dal 3 maggio del 1966.
La città prende il nome da un promontorio, il Ras Maâmoura, e si identifica con una lunga spiaggia e una sebkha di 450 ettari che è soggetta a protezione speciale per la ricchezza del suo ecosistema.
L’amministrazione, che collabora con la società civile e le associazioni per lo sviluppo del territorio, ha in corso diversi progetti di tutela dell’ambiente tra i quali: il Centro Mediterraneo d’Arte e Ambiente, il Parco Ecologico per l’eco-turismo sostenibile e l’eco-quartiere da creare in continuità con il tessuto urbano esistente.
Il comune ha realizzato in collaborazione con l’Associazione di protezione del litorale di Maâmoura, il progetto pilota “Rue Farhat Hached-Maâmoura” per favorire una gestione sostenibile dei rifiuti con la raccolta differenziata e il riciclo di ogni tipologia di rifiuto.

Il Comune di Favignana ricomprende l’arcipelago delle isole Egadi, composto da tre isole maggiori: Favignana, Levanzo e Marettimo e due isolotti minori: Formica e Maraone. Nelle acque dell’arcipelago insiste la più grande Area Marina Protetta d’Italia che vanta una grande Biodiversità con specie vegetali e animali protette (Posidonia Oceanica, tartarughe Caretta caretta, Foca Monaca) nonché molteplici attrazioni naturalistiche e storico/archeologiche.